16 NOVEMBRE. DA UN DIARIO DI POLVERE
· di Rebecca Lena · in Racconti. ·
Ti guardavo stelo nudo nella nebbia. Credo sia stato il quadro più mite che i miei occhi abbiano mai dipinto. Come ci ho nuotato dentro ai torridi miraggi estivi! Mi abbandonavo, a bagno, per sciogliermi tutte le vene e tutti i grovigli. Tendini usurati.
Eppure tu, come ti scioglievi, là con me, fra le guance bianche di quella nuvola, con la pelle tiepida di legno, di statua antica, custode semidio e semibestia di un enigma meraviglioso del tempo. E quel segreto lo tenevi incastonato, forse, nella gora che ti scorre in mezzo agli occhi.
Quanto ti celebro adesso, nel mio respiro impollinato.
Buonanotte corpo da adorare, da assaggiare a piccoli morsi, da respirare dentro al cuore cavo, da smaterializzare come un profumo fra i pensieri, da immaginare sulle punte ossute di tutti i rami, da scavare come una pozza calda in cui morire.